Monday, April 27, 2009

Maggio-Anteprime Vernacolari alla Mastro Pagliaro

Ecco cosa troverete sul prossimo numero del Vernacoliere:

Questa Storia Partigiana è forse la più bella che abbia mai realizzato e si intitola:
"La farfalla"




Il nuovo episodio di Samanza si intitola: " Samanza e il preservativo benedetto"
non aggiungo altro, laici di merda!





che la topa di Samanza vi protegga sempre.
Amen

10 comments:

Unknown said...

uhouhouho...
non vedo l'ora di leggere le storie per intero..!!
grandissimo!!!
ciao ciao

Mastro Alberto Pagliaro said...

Anche io Ginico, perché rileggerle stampate mi fa un effetto particolare, praticamente da autore divento lettore, condizione questa che mi permette di valutare correttamente il mio lavoro. Spesso mi capita di non provare le stesse emozioni, altre volte me le rileggo 20 volte perché non ne posso fare a meno, tanto mi piace quello che ho fatto.
sono fatto così....
ciao

Moleskina said...

Troppo bello il nuovo logo!!!

bassinicomix said...

concordo con moleskina

Tony Sandoval said...

hello,thanks,nice drawings in here!
saludos!!

Alessandro Bacchetta said...

Mi piace molto il nuovo header, bello!

Mastro Alberto Pagliaro said...

Moleskina, bassini, Bakke: ultimamente ho una fissa per il bianco, se avete notato ho eliminato anche le cornici alle immagini...e non mi riferisco solo alle immagini del blog, ma anche alle vignette dei fumetti.
Ieri ho ultimanto il fumetto per ANIMAls e non vedo l'ora di vederlo pubblicato sul numero due, in generale sono felicissimo per questa bella collaborazione, anche se questo mi porterà a riconsiderare il mio modo di fare fumetti o almeno un certo tipo di fumetti, quelli più "romanzati" intendo.
Sarà un bel viaggio.
Grazie Laura.



Tony:thanks!!!
saludos!
:-)


oggi è il 1° maggio, festa dei lavoratori e io sono già in studio a lavorare e la cosa triste è che sono felice e sapete perché?
perché ieri, dopo circa tre anni, ho ripreso in mano un pennello e anche oggi, come si dice a firenze: "gnene darò secche!"
ciao

gino said...

Ciao innanzitutto complimenti per il fumetto...adoro i tuoi disegni e se compro il vernacoliere è per i disegni tuoi e di caluri...
Per certe parti di storie partigiane mi trovo un poco in disaccordo onestamente...e non sono certo un forzanuovista, ne un sostenitore di destra...però mi amareggia sempre un po' questa divisione netta tra vinti e vincitori...ti faccio un esempio...alla fine della guerra mio nonno nascose un soldato diciottenne tedesco,pelle e ossa che non sapeva far altro che piangere...fortunatamente in paese sapevano tutti bene chi era la spia partigiana e stavano ben attenti ai loro movimenti e a non fargli degli sgarbi..ma se era più su,nel triangolo emiliano, mio nonno era bello che morto...trovo vergognoso che a Lugo, vicino a dove abito, l'anpi insorga ad ogni tentativo di ricordare le vittime dei partigiani(i comuni infatti prima di fare un movimento per ricordare le vittime dei partigiani stanno ben attenti a chiedere il permesso dell'anpi-che non dovrebbe in nessun modo centrare-..scontata la risposta..)...quando tutti sanno benissimo dei proprietari terrieri che da queste parti ci hanno rimesso la vita ed i terreni nelle spedizioni delle squadracce rosse del dopoguerra(tra cui i conti manzoni, assieme a figlie e governante...i genitori del "forse" più conosciuto piero manzoni), tanta gente anche estranea alla politica...e vergognoso anche che il comune di lugo continui a rifiutare conferenze di pansa sul proprio territorio quando tutti qui sanno già bene degli avvenimenti successi...ma qui stiamo parlando troppo del mio paese, dove i partigiani durante la guerra erano una ventina di ragazzini disorganizzati e dopo la guerra divennero magicamente il quadruplo..infatti altrove, ma non troppo distante, dove le forze erano più numerose accadde ben peggio..

gino said...

sarebbe molto interessante parlare anche dei disertori...coloro, che come il mio nonno paterno, dopo l'8 settembre del '43 disertarono...e come i crimini partigiani del dopoguerra, anche parlare di questa fetta enorme di persone(che si nascose tra i fienili sia per non farsi arrestare che per non farsi arruolare a forza da conoscenti partigiani)sembra essere un tabù...

Mastro Alberto Pagliaro said...

Ciao Gino, mio nonno era dall'altra parte, non era un partigiano quindi, ma non era nemmeno un fascista, era solo un ragazzino, un contadino di un paesino della sperduta campagna calabrese. Questo non lo giustifica, ma può aiutare a comprendere meglio le dinamiche della guerra e dell'ignoranza di cui essa si ciba.
A me interessa parlare della Resistenza e dei suoi Valori presenti nella Costituzione Italiana, pansa invece parla di crimini che sono il frutto dell'ignoranza.
Parliamo di due cose diverse e lontane. lui non la penserà come me e di questo io, ne vado fiero.
ciao