Thursday, September 17, 2009

"La mano" un fumetto alla Mastro Pagliaro

Ero un bambino quando vidi alla televisione l'immagine del cadavere di Aldo Moro rannicchiato nel bagagliaio di una Renault 4; l'immagine di per sè, non mi disse niente, alla morte in televisone c'ero già abituato, ma quella volta i mei genitori si fermarono, mio padre smise di parlare e mia madre smise di lavare la verdura.
Eravamo tutti fermi e io ero l'unico a non sapere perché, ma sentivo che dovevo stare fermo e guardare quel cadavere, come se dovessi imprimermi nella testa quell'immagine- a forza, con la testa schiacciata al televisore.

Su testi di Philippe Thirault ho iniziato a disegnare una serie sulle brigate rosse che si intitolerà " La mano".

Non sarà un fumetto per pochi.
Non sarà in bianco e nero.

sarà a colori.
sarà realizzato con l'obiettivo di raccontare quei tragici fatti, quelle morti, quegli orrori, a chi non sa, con un linguaggio semplice e diretto.
Sarà una bella sfida.
Sarà pubblicato dalla Dargaud, che ringrazio.
Sarà così.....






spero che piaccia anche a voi.
ciao

29 comments:

marco melillo said...

sarà mai possibile vederlo in Italia, in italiano?

Mastro Alberto Pagliaro said...

marco non lo so, per me è già un miracolo che me lo facciano fare in francese...
dico sul serio, è un mistero.
Comunque ancora è un pò prestino, ma quando sarà il momento cercherò un editore italiano.
ciao

Moleskina said...

La tavola è un gioiello, ho tradotto poche pagine e non posso ancora dare un giudizio sulla storia, ma questo progetto promette davvero bene.
W la Francia!!!

iodisegno said...

Bel colpo Mastro!
E grande tavola, quella che hai pubblicato qui. Non vedo l'ora di accattarmi l'albo. Data di uscita?

ciao
A.

Mastro Alberto Pagliaro said...

Francesca:Grazie ancora per la traduzione, sei fondamentale come sempre...
ciao

Io disegno: grazie, la consegna è fissata per giugno 2010, quindi presumo che uscirà poco dopo. Io so solo che entro la fine di gennaio me lo voglio disegnare tutto, perché la storia è così bella che non voglio disegnarla nel tempo libero...deve venire fuori tutta subito, senza pensarci troppo, di getto.... quindi, dalla prossima settimana ricomincerò ad alzarmi alle 4 e a riesumare tutti quei riti pagani che ogni fumettista si è inventato per trovare la giusta concentrazione....anche se sarà dura, perché avere i muratori in casa non aiuta, se poi ci aggiungi che con Moleskina dobbiamo ancora scegliere piastrelle, mattonelle, parquet, sanitari e piano cottura... ma che te lo dico a fare, te hai figli che ti sbucano da tutte le parti!
:-)

Alessandro Bacchetta said...

Cazzo se è bella, bravo!

Adhel Sinsky said...

MHA!..... vedremo

Francesco Biagini said...

ho fatto un giro per il blog... stracomplimentoni! e quest'ultima tavola è davvero splendida!

Mastro Alberto Pagliaro said...

Bakke:grazie

Adhel:porta pazienza.

Francesco sei stata una bella scoperta, complimenti-complimenti.
ciao

Dunque è ufficiale, il volume partigiano è finito e se tutto andrà bene verrà stampato in tempo per farlo uscire per Lucca. La cosa mi ha creato qualche problemino, ma niente di grave, sono stato solo vittima dei "brividini"; avete presente quando l'ansietta vi assale?
sì? .. allora anche voi avete avuto a che fare con i brividini.
Già in passato mi sono trovato varie volte in questa situazione e ne sono uscito sempre staccando semplicemente la spina.
Questo figlio verrà alla luce e io lascerò che vada dove cavolo gli pare e non m'importa se si sbuccerà le ginocchia o se si divertirà come un matto.
le cose vanno come devono andare.
punto.

ottokin said...

poche parole se non un GRAZIE!
solo tu potevi realizzare una cosa del genere! GRAZIE!

mi offro gratuitamente per realizzarti graficamente la copertina di questo GIOIELLO!

Luc said...

Alberto, che bella notizia. Finalmente una bella opportunità di una storia solida. Dalla tavola che vedo la partenza è smagliante con uno stile bello e un poco rinnovato nel tratto. I colori sono un po' "strani" ma funzionano bene. bella atmosfera. spero veramente che si possa leggere in Italiano; ormai riguardo a quella fase storica siamo quasi nella fase in cui c'è l'oblio ... i ragazzi giovani sanno poco di quello che accadde e di come accadde e perchè (sempre che si possa capire veramente un perchè !!!)
Allora ci vediamoa Lucca allo stand del vernacoliere per le storie partigiane, mi metto in fila davanti a te per la dedica di rito ;^)
e vedi un po' se riesci a venire alla cena che faremo il venerdì sera con la solita banda che sai ....

Marco "Bamba" Zorzan said...

senza parole......semplicemente inebedito davanti a cotanta bellezza!

Mastro Alberto Pagliaro said...

Otto e Luc: l'idea di realizzare un fumetto sulle brigate rosse è venuta a me, dopo che un editor della Delcourt si era interessato al mio lavoro. Con Philippe avevamo da poco realizzato una storia breve sull'olocausto, sempre per la Delcourt e l'idea di poter collaborare a questo nuovo progetto e di poter quindi raccontare quelle persone, quei fatti, ha reso questo progetto una vera sfida, sia dal punto di vista artistico, personale e editoriale.
Siamo partiti subito con alcune certezze:
1°-niente collana d'autore!!
Puntiamo al grosso pubblico e vogliamo essere pagati bene perchè siamo bravi.

2°-cerchiamo di realizzare un'opera che faccia comprendere il dolore che queste persone hanno vissuto e seminato.
raccontiamo la loro scelta sbagliata.

3°-partiamo da "la meglio gioventù" e cerchiamo di realizzare qualcosa che abbia la stessa forza e semplicità.
ma cerchiamo di fare ancora meglio.

4°- studiamo bene l'argomento e evitiamo le stronzate pulp.

Ovviamente anche i dubbi hanno avuto il loro peso, ed erano tanti tipo:


Ma cosa cazzo gliene può fregare ai ragazzini del terrorismo?
( dovrebbe interessargli cazzo!!!!)

Perché mai un grosso editore dovrebbe investirci un sacco di soldi su sta cosa?
( perchè abbiamo il mutuo da pagare e la storia merita davvero. motivazioni insignificanti quindi..)

a proposta realizzata e presentata, i dubbi hanno trovato la loro risposta.
La Delcourt ha rifiutato il progetto.
( me lo aspettavo...)

Ma la Dargaud l'ha preso subito!
( la storia del mutuo e del nostro incredibile talento li ha convinti...)

Speriamo bene, ho consegnato in questi giorni le prime 10 pagine di story-board e sono piaciute molto. Mi hanno risposto che si capisce tutto, e a me questo basta.
In queste settimane ho letto un libro che si intitola
"Mara Renato ed io: storia dei fondatori delle B.R", scritto dall'ex brigatista Franceschini.
illuminante.

Otto, accetto l'offerta, in tempo di mutuo, quel tuo "gratuitamente"
mi piace assai e poi lo sai che ti apprezzo.
Luc: ci vediamo a Lucca, e ti farò una bella dedicona che forse sarà anche l'unica...non mi aspetto molto infatti da Lucca, pensa che in due anni di dediche allo stand avrò fatto tre partigiani...
sono tempi bui.
grazie per l'affetto e per la cena ti dico sì.

Marco : grazie davvero
ciao

Matteo Berton said...

BELLE davvero! e poi mi sono esaltato perche qualcuno a un certo punto dice yardbirds

riccardo said...

belle tavole alberto.io quando ammazzarono moro ero a letto col morbillo e mi ricordo bene quel pomeriggio.speriamo di leggerlo in italiano,teoricamente dovrebbe interessare di più agli editori italiani poichè è un pezzo della nostra(travagliata) storia...vabbhè...

ciao

ricc

Mastro Alberto Pagliaro said...

Matteo: a scuola ti farò vedere le altre tavole in anteprima mondiale.
ciao

Ricc:La storia parte dall'Italia e si concluderà in Francia, dove molti brigatisti si sono rifugiati e rifatti una vita, sfruttando "La dottrina Mitterand" una legge che non permetteva l'estradizione di chi, per motivi politici si fosse reso responsabile di "atti di natura violenta" in altri paesi.

Questa quindi, è anche una storia francese.

Per l'edizione italiana vedremo....
ciao

Luc said...

mi stavo riguardando le tavole, dopo che ne hai inserita un'altra.
madonna quanto lavoro che c'è alberto !!!

Mastro Alberto Pagliaro said...

Sono tavole molto ricche, la sceneggiatura prevede che in scena ci siano sempre o quasi, tutti e cinque i protagonisti, e gestirli è complicatissimo anche perché poi parlano tutti, ma grazie allo story sto imparando a gestirli.
Nel tuo primo commento facevi riferimento all'uso del colore e lo definivi "Strano", concordo. é strano, anche se strano, non significa niente, ma rende l'idea.
Mi porto addosso i colori di Peppard per Maxim e non solo i colori, anche le anatomie.
Mi fa sorridere che questo fumetto sulle brigate rosse, almeno nella sua rappresentazione, sia figlio di quel fumetto che seppur nella sua apparente leggerezza ( non lo è in realtà)ho amato tantisssimo.

Si somma sempre tutto, sperando che il risultato ci sorprenda.
e io sono sorpreso.
ciao

il decu said...

Moleskina ha ragione: W la Francia!
E W il Mastro, che sempre è straganzo!!!

Mastro Alberto Pagliaro said...

Ciao Decu,
W la francia sempre!
I primi anni vivevo questa situazione con una certa rabbia, come se fossi un'amante respinto, ma ormai vivo questa situazione con serenità, visto il panorama editoriale italiano.
così va la vita...

I V A N said...

VABBE' I COMPLIMENTI SULLE TAVOLE LI EVITO...
Si vede benissimo che sono notevoli.
Mi stupisce l'argomento!
decisente tosto!
Non so se in un blog si puo' scrivere CONTROCOGLIONI, pero' per affrontare un tala argomento bisogna averli.
In italia si lavora nolto sul terrore politico come mezzo per convincere la gente.
Parlare di terrore e CONOSCERLO come viene strutturato e usato penso faccia molto bene!
Tifo per te!!
p.s. troppi complimenti in questo blog, fai anche qualcosa di brutto cosi' possiamo inveire!!

I V A N said...

sono un analfabeta...

Mastro Alberto Pagliaro said...

Ivan anche se l'idea è venuta a me, sia il soggetto che la sceneggiatura sono di Philippe, quindi è lui quello bravo..
Io penso che questo fumetto debba essere pensato come un'opera di intrattenimento, ma con qualcosa in più; pensarlo come a qualcosa di più complesso, sarebbe ipocrità vista la nostra età (che ci rende normali spettatori rispetto a quei tragici eventi) e la visione che abbiamo del nostro lavoro.
Per me fare fumetti significa raccontare delle storie agli altri, non disegno solo per me stesso quindi, anzi; l'idea di potere parlare ad un grosso pubblico mi attrae e molto, anche a costo di semplificare forme e concetti, l'importare è riuscire a dare quel qualcosa in più che uno non si aspetta.
mi basta lanciare un seme. Se qualcuno vorrà vedere anche il fiore allora, ci sono autori ben pù grandi di noi, testimoni di quel fatti, che potranno fornire tutte le risposte con la giusta sensibilità.

mi piace muovermi con naturalezza senza sforzarmi di essere quello che non sono, magari chissà alla fine faremo qualcosa di buono.

ciao

I V A N said...

Non e' vero che lo sceneggiatore e' la mente e il disegnatore e' la mano.
Se la mano non capisce la mente e non mette in gioco la sua sensibilita'e la sua parte nell'argomento il risultato non buono. (Questo termine "mano" e' gettonato in questo post)
Per disegnare questi argomenti (come hai gia' fatto) bisogna documentarsi e metabolizzare l'argomento.

E comunque il concetto di comunicazione che esprimi tu lo condivido anche se a volte mi fa un po' paura.
Usare la comuicita' per eseprimere i concetti mi piace di piu'..
infatti mi attendo un parodia in versione MANZA della "Mano!" con temi piu' meno simili visti in chiave piu' "chiavereccia".

un salutone! :-)

p.s. se sopravvivo ai programmi di lavoro da kamikaze che mi sono auto imposto spero per novembre di farti un piccolo disegnino/omaggio...

Alfio Buscaglia said...

Meravigliose tavole, Mastro!

La tua premessa ha fatto rivivere anche la mia infanzia scioccata dall'evento...Spero davvero che questa storia lasci il segno.

Tanti imbocca al lupo.

Alfio

Mastro Alberto Pagliaro said...

Ivan, non ho detto che sono solo la mano, in questo progetto tutto è concordato insieme, dall'inizio alla fine. Io come disegnatore devo dare una forma ai personaggi che dovranno essere il più credibili possibili e per fare questo non basta assolutamente posare la punta del lapis e disegnare: questo movimento deve essere accompagnato da buone letture, parole, frasi, concetti, storie. Si tratta di un percorso che già conosco, grazie alle storie partigiane che realizzo tutti i mesi per il Vernacoliere e quindi ne conosco anche la fatica.
Studiare richiede tempo e il tempo è un lusso, almeno per me che devo sempre fare mille cose tutte insieme per arrivare alla fine del mese. Certe volte mi abbatto e arrivo a pensare che chi lavora non può capire, e la sensazione di vivere una sconfitta si fa sempre più forte, poi qualcosa mi scatta dentro ( orgoglio) e provo a fermarmi, ma senza fermarmi
( questo numero mi riesce benissimo...) e allora ecco che mi viene in mente di fare un fumetto sul terrorismo o sulla resistenza e dopo...il caos.
te pensa che a circa un mese da lucca comic ancora non so se mi faranno mettere in scena lo spettacolo teatrale tratto dalle mie storie partigiane, e se mi dirannno di sì, la compagnia dovrà iniziare le prove a ridosso della prima, e io dovrò iniziare a prendere in considerazione di dichiararmi "infermo di mente".
Ma questo è il bello e poi:
stare fermi muovendosi, mi riesce benissimo.

Alfio: è incredibile quanto quell' immagine ci abbia segnato eppure di morti ammazzati ce ne sono stati tanti anche dopo.
Forse abbiamo percepito l'impotenza di chi ci stava accanto, la loro l'incredulità dinazi a quello scempio.
ciao

Noryuken said...

Bellissime Alberto, mi prenoto già una copia!! Ci vediamo a Lucca :)
ps. ciao Francescaaa!

Mastro Alberto Pagliaro said...

Nory grazie e auguri anche a te per il tuo bimbo francese....
ci vediamo a lucca
ciao

cesare said...

ciao mastro complimenti per le tavole ......